L’effetto della musica – Castello Festival 2023

DANIELA LUCANGELI

TITOLO: L’EFFETTO DELLA MUSICA

Musica = “arte delle muse” è quindi quell’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni. In quanto attività sociale appartiene a tutte le epoche e a tutte le culture, mutando il proprio significato e la propria funzione e manifestandosi in una grande varietà di forme e tecniche a seconda dei periodi storici e delle aree geografiche.
Tutti quanti noi apprezziamo una melodia una composizione sé pur questa si differenzia nel genere.
La musica accompagna tanti dei nostri momenti importanti della vita tanto da portarci ad avere ricordi importanti legati a brani che porteremo sempre nel nostro cuore.
Anche i neonati nei primissimi giorni di vita riescono a memorizzare e riconoscere melodie che hanno sentito durante la gravidanza. Molti studi hanno infatti dimostrato che all’ascolto di una melodia che le madri avevano ascoltato durante la gravidanza, i neonati rispondevano con un abbassamento del battito cardiaco che corrisponde al rilassamento.
L’ascolto della musica ha dunque un forte impatto emotivo nel nostro essere fin dalla nascita. Diversi studi hanno dimostrato che le emozioni dovute ai brani musicali stimolano il nostro organismo anche in sistema di ricompensa, di piacere e di gioia o di tristezza. Pensiamo anche al momento del riposino nella prima infanzia in tutto il mondo, in tutte le culture, i genitori cantano ai loro bambini una ninnananna. I bambini sono attratti dal canto materno perchè questo trasmettere diversi messaggi affettivi.
Anche imparare a suonare uno strumento musicale è una funzione ad altissimo potenziale nella neuroplasticità dello sviluppo, migliora la sensibilità uditiva ma anche le abilità linguistiche, motorie e di ragionamento nei bambini. Imparare a leggere uno spartito, a utilizzare uno strumento per produrre una melodia ci permette dunque di potenziare la nostra intelligenza e le nostre abilità.
Anche in età adulta l’effetto è strabiliante, molto noto al riguardo è l’effetto Mozart secondo cui dopo aver ascoltato la musica classica, possono svolgere diversi compiti spaziali più rapidamente (come ad esempio mettere insieme un puzzle).
Il consiglio per i genitori e gli educatori è chiaro la musica è una forma di intelligere che funzioni trasversali. La finestra evolutiva all’interno delle quale dovrebbe essere fornita l’opportunità di apprendere ad usufruire da ascoltatore e da produttore dovrebbe iniziare all’alba di ciascuno.

BIGLIETTI:
Posto unico: contributo responsabile a sostegno del progetto € 5.

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